Questa è una delle chiese più famose di Livorno, è un santuario dedicato alla Madonna di Montenero, molto frequentato da fedeli e pellegrini di tutta Italia, specialmente da quando è stato meta di una visita da parte del vecchio Papa Giovanni Paolo II.La Madonna di Montenero è molto venerata e pare anche autrice di numerosissimi miracoli, a testimonianza di ciò c'è una ricca galleria di ex-voto.
Il Santuario è a Montenero, una frazione di Livorno arroccata in cima ad una ripida collina, con un borgo molto carino ed una vista spettacolare. Per arrivare a Montenero alto si devono percorrere stradine strette e ripidissime, è meglio lasciare la macchina nel grande parcheggio adiacente e fare un pezzetto di strada a piedi, oppure lasciare la macchina a Montenero basso e prendere la funicolare, che è anche divertente e proprio quest'anno ha festeggiato i suoi cento anni.
Finalmente si arriva nella grande piazza di Montenero, dominata dal Santuario che la chiude su tre lati e dal suo campanile; davanti al sagrato ci sono numerose bancarelle che vendono medagliette e altri oggetti votivi.
La chiesa esternamente non è particolarmente interessante; l'interno invece è sontuoso, la chiesa è grande e ricchissima, tutto un trionfo di oro, stucchi, decorazioni, affreschi, dipinti, enormi lampadari pendenti; l'ambiente è un po' buio e tutte queste decorazioni opulente le danno un po' l'aspetto di una vecchia signora troppo ingioiellata... a me è sempre sembrata sovraccarica. Del resto il santuario è settecentesco, era lo stile dell'epoca anche se a me non piace granchè.
Devo dire che pur essendo molto interessata all'architettura e all'arte sacra non sono particolarmente credente, da piccola al Santuario mi ci portava spessissimo mia nonna che era devotissima alla Madonna di Montenero, ma poi crescendo ho continuato a visitarlo non tanto come luogo di fede, ma per le sue altre due attrazioni: le grotte e la galleria degli ex-voto.
Le grotte sono appunto cavità scavate nella roccia e collegate da cunicoli e corridoi, in alcune sono state trovate anche sorgenti d'acqua che continuano a scorrere, e alcune sono state usate come nicchie per statue religiose; ce ne sono tantissime, molte delle quali non ancora aperte al pubblico, e ogni tanto ne saltano fuori alcune nuove. Le grotte risalgono al 1300, quando erano usate come rifugio dai briganti locali; in tempo di guerra sono state usate anche per ripararsi dai bombardamenti. A me piace andarci nel periodo di Natale, quando sono tutte illuminate dalle lucine ed ospitano tanti presepi, mi sembra che sia una competizione per il presepe più bello.
La galleria degli ex-voto è la parte che preferisco: una lunga esposizione di quadri e oggetti di ogni tipo che illustrano i miracoli della Madonna di Montenero; alcuni dei dipinti sono stati realizzati da famosi pittori locali come Giovanni Fattori e Renato Natali. Sono quasi tutti dell'800, e ritraggono per lo più tragici incidenti tipicamente ottocenteschi, come: gente investita dalle carrozze; gente a cui gli piglia fuoco il letto; gente rimasta sotto alle barche rovesciate; gente a cui hanno sparato e altre sciagure, a cui la Madonna avrebbe miracolosamente posto rimedio.
Come potete immaginare tutto ciò ha un forte fascino sulla mia macabra immaginazione, ma è niente a confronto dei pezzi forti: una canottiera ancora intrisa di sangue con un buco al centro, che apparteneva ad un tizio che è stato incornato da un toro; una medaglietta della Madonna di Montenero tutta accartocciata, ha fermato un proiettile assassino destinato ad un carabiniere; un completino da odalisca con tanto di babbucce con la punta arricciolata, appartenuto ad una giovane livornese che nell'800 fu rapita dai mori, fatta prigionera nell'harem del sultano e poi liberata.
Per me visitare questa galleria è come vedere un film horror!
Fede a parte sono molto legata a questo luogo, da bambina mia nonna mi ci portava quasi ogni domenica per ringraziare la Madonnina (ebbene sì, avrebbe miracolato pure me quando ero piccolina), possibilmente scarpinandosi a piedi la salita per penitenza, anche se ovviamente preferivo salire sulla funicolare; però se me la facevo a piedi senza rompere le scatole mi concedeva di visitare per la centesima volta la macabra galleria degli ex-voto. Quando all'età di 6 anni mi hanno regalato il mio primo set da disegno e pittura la mia opera prima è stato un quadro raffigurante il santuario di Montenero, mia nonna lo aveva anche appeso in camera da letto (del resto mi aveva praticamente imposto il soggetto!). Insomma, per me il Santuario è legato ai miei ricordi di mia nonna e di quando ero bambina, e lo porto nel cuore.
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