Bolgheri, un antico borgo immerso nelle dolci colline toscane, protetto dal suo castello dalle mura rosse, è ormai indissolubilmente legato alla figura del Carducci, che è nato qui vicino, a Castagneto Carducci, ed a Bolgheri ha vissuto per 10 anni.
Qui viveva la sua amatissima nonna Lucia, e qui è stata sepolta.. Lucia è una vera celebrità del posto, quasi più amata del Carducci stesso, che l'ha anche citata nella sua poesia "Davanti a San Guido":
Di cima al poggio allor, dal cimitero,
Giù de' cipressi per la verde via,
Alta, solenne, vestita di nero
Parvemi riveder nonna Lucia:
La signora Lucia, da la cui bocca,
Tra l'ondeggiar de i candidi capelli,
La favella toscana, ch'è sì sciocca
Nel manzonismo de gli stenterelli,
....
O nonna, o nonna! deh com'era bella
Quand'ero bimbo! ditemela ancor,
Ditela a quest'uom savio la novella
Di lei che cerca il suo perduto amor!
Deh come bella, o nonna, e come vera
È la novella ancor! Proprio così.
E quello che cercai mattina e sera
Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,
Sotto questi cipressi, ove non spero,
Ove non penso di posarmi più:
Forse, nonna, è nel vostro cimitero
Tra quegli altri cipressi ermo là su.
Questo è solo uno stralcio, la poesia intera è troppo lunga ma è bellissima, vi consiglio di leggerla, profondamente nostalgica di questi luoghi e anche piuttosto ironica a tratti.
Bolgheri lo conosco benissimo (così come Castagneto), ci sono venuta tante di quelle volte da bimba, col mio nonno e in gita scolastica... poi ci sono tornata da grande, per qualche scampagnata, e poi ci sono tornata ancora e ancora per preparare ben 3 esami di urbanistica e analisi territoriale, ed ho scelto sempre questo territorio, visto che ormai lo conosco come le mie tasche, forse anche meglio dei Della Gherardesca, la nobile famiglia che vive qui da secoli e secoli, discendenti di Ugolino, e che oggi vivono ancora qui e possiedono enormi tenute private.
Di cima al poggio allor, dal cimitero,
Giù de' cipressi per la verde via,
Alta, solenne, vestita di nero
Parvemi riveder nonna Lucia:
La signora Lucia, da la cui bocca,
Tra l'ondeggiar de i candidi capelli,
La favella toscana, ch'è sì sciocca
Nel manzonismo de gli stenterelli,
....
O nonna, o nonna! deh com'era bella
Quand'ero bimbo! ditemela ancor,
Ditela a quest'uom savio la novella
Di lei che cerca il suo perduto amor!
Deh come bella, o nonna, e come vera
È la novella ancor! Proprio così.
E quello che cercai mattina e sera
Tanti e tanti anni in vano, è forse qui,
Sotto questi cipressi, ove non spero,
Ove non penso di posarmi più:
Forse, nonna, è nel vostro cimitero
Tra quegli altri cipressi ermo là su.
Questo è solo uno stralcio, la poesia intera è troppo lunga ma è bellissima, vi consiglio di leggerla, profondamente nostalgica di questi luoghi e anche piuttosto ironica a tratti.
Bolgheri lo conosco benissimo (così come Castagneto), ci sono venuta tante di quelle volte da bimba, col mio nonno e in gita scolastica... poi ci sono tornata da grande, per qualche scampagnata, e poi ci sono tornata ancora e ancora per preparare ben 3 esami di urbanistica e analisi territoriale, ed ho scelto sempre questo territorio, visto che ormai lo conosco come le mie tasche, forse anche meglio dei Della Gherardesca, la nobile famiglia che vive qui da secoli e secoli, discendenti di Ugolino, e che oggi vivono ancora qui e possiedono enormi tenute private.
Si arriva a Bolgheri percorrendo il viale dei Cipressi (di cui vi parlerò più avanti), e mano a mano che si sale verso il borgo si entra in un'atmosfera protetta, isolata dal caos e dalla modernità...
Alla fine del viale la porta di Bolgheri si para davanti a noi: è l'ingresso al castello, circondato dalle sue belle mura di mattoni rossi, con lo stemma del paese, che poi è praticamente lo stesso dei Della Gherardesca.
Il borgo è piccolo, intimo, richiuso su se stesso, ma allo stesso tempo perfettamente integrato con il territorio circostante, domina il paesaggio da secoli, sia visivamente che praticamente: è arroccato su un crinale, e per questo ha una forma allungata.
Passata la porta si arriva in una piccola piazzetta veramente deliziosa, alla destra c'è la chiesina di San Sebastiano, di fronte a noi un giardino piccolo ma curato, con un piccolo pozzo antico, sembra una cartolina...
Da qui si comincia a risalire la viuzza del paese, una tipica stradina medievale, piena di botteghe artigianali che vendono prodotti tipici, vini, artigianato locale...
Quindi si raggiunge presto la piazza principale del paese: una piazza piccola e ben curata, con uno spazio verde fresco e piacevole, circondato dalle casette dalla tipica architettura medievale toscana. Qui c'è una statua che raffigura nonna Lucia, la mitica nonna del Carducci, adorata dal popolo e dal nipote...
E' la statua di una vecchietta seduta, non sembra nulla di che, ma chiunque di voi abbia amato tanto una nonna non potrà non sentire una strizza di tenerezza guardandola.
Proseguendo la passeggiata lungo le stradine di Bolgheri si incontrano antichi portali ad arco, finestrelle fiorite, scalinate ripide ornate di piante, insomma quella atmosfera da piccolo borgo di campagna, tranquilla, riservata ma accogliente, così perfetta da sembrare una tipica immagine da cartolina della Toscana.
Il borgo è piccolissimo, praticamente finisce con le due viuzze dietro la piazza di nonna Lucia, ma qua dietro c'è una piccola sorpresa per il visitatore: un minuscolo delizioso cimitero, un bel giardino con antiche lastre di pietra, le scritte ormai consumate dai secoli... qua è sepolta nonna Lucia, questo è il cimitero che il Carducci ricordava con straziante nostalgia.
Bolgheri si visita in neanche mezza giornata, ma è davvero un borgo delizioso, chiunque ci sia stato se lo porta nel cuore, vale proprio la pena di farci un salto, e poi magari dedicare il resto della giornata a Castagneto Carducci (e un bel piatto di cinghiale alla castagnetana già che ci siete!).
La visita diventa addirittura imperdibile per gli appassionati di vini: questa infatti è la zona di produzione di quelli che sono universalmente riconosciuti come i migliori vini italiani e mondiali, ovvero il Sassicaia e l'Ornellaia.
Qui potete percorrere la strada del vino, che vi porterà ad ammirare i vitigni, ad entrare nelle cantine, a conoscere i produttori, e infine ad assaggiare il frutto della terra nelle enoteche.
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