lunedì 13 settembre 2010

Oratorio di Sant'Onofrio, Dicomano

Questa chiesa è davvero molto bella, un gioiello neoclassico degno di Roma, ma situato nello sperduto paesino di Dicomano nel Mugello, e per questo poco conosciuta... Ma non per questo meno degna di interesse! Vi consiglio un bel giro alla scoperta del Mugello, di Dicomano e dell'Oratorio di Sant'Onofrio, non rimarrete delusi, la zona è fantastica.
Io l'Oratorio lo conosco benissimo, forse anche meglio di casa mia visto che ho passato circa 3 mesi a rilevarlo tutto, fino all'ultimo zoccolino battiscopa e fino all'ultima fogliolina dei capitelli, in pieno inverno, con la neve e il freddo pinguino, conosco ogni centimetro e ogni singola pietra di questo edificio!

La chiesa si trova al margine di Dicomano, lungo la via Forlivese che porta al passo del Muraglione.

L'Oratorio è stato costruito tra il 1785 e il 1795 sulla base di un precedente oratorio medievale, su progetto di Giuseppe Del Rosso, all'epoca uno degli architetti neoclassici più in voga del momento, per conto della ricca famiglia Dalle Pozze.
Infatti l'Oratorio per moltissimo tempo è stato un luogo di culto privato della famiglia Delle Pozze e poi dei Vivai (come testimoniano le numerose sepolture all'interno) fino alla fine dell'800, quando venne ceduto alla Pieve di Santa Maria.L'edificio è un esempio da manuale di architettura neoclassica, talmente magnifico che i colleghi del Del Rosso lo prendevano in giro dicendo che aveva fatto una chiesa bellissima in un paesino sperduto, anzichè a Roma.
All'esterno ripropone fedelmente le forme e i canoni del tempio classico, con tanto di pronao ionico e frontone sormantato da tre staute (oggi ne sono rimaste solo due una è venuta giù col terremoto, è messa maluccio ed è conservata all'interno della chiesa).

L'interno è spettacolare: la chiesa è luminosissima, candida e maestosa, con una bella cupola centrale decorata da maestosi archi decorati, due semicupole posizionate una all'ingresso e una all'abside, e delle colonne corinzie imponenti.
I capitelli delle colonne sono in metallo realizzati per stampaggio, così come le decorazioni dei cassettoni delle arcate, e sono uno dei primi esempi di uso del metallo stampato in architettura, sono davvero bellissimi, con le loro foglioline dettagliate e definite, davvero raffinati considerando quando sono stati realizzati.

All'interno, dietro l'altare maggiore è conservato il dipinto duecentesco della Madonna dello Spedale, un'immagine miracolosa adorata in tutto il Mugello, di classico stile bizantino. Purtroppo nei secoli il dipinto si è sciupato e ci è stata rimessa mano più volte, adesso non si legge più cosa c'è scritto sul cartiglio del Bambino, ed è un mistero, non lo sa nessuno!All'inizio la chiesa aveva anche una serie di quattro tele che rappresentavano le 4 virtù teologali, ma adesso è rimasta soltanto la temperanza.
Le pareti laterali sono decorate con candidi bassorilievi che rappresentano angeli, anche se sono angeli adulti con il seno e le curve...Ora, considerando la Temperanza, gli angeli scolpiti, le statue che stavano sul frontone... la chiesa è piena di donnine ignude direte voi! Ebbene si, ci sono parecchie figure mezze ignude e dalle forme sinuose, secondo me Del Rosso era un beccaccino, e in questa chiesa ha reso omaggio alle curve femminili, ma essendo comunque un luogo sacro gli ha appiccicato le alucce tanto per dire che sono angeli! :-D

Passando dietro all'altare maggiore si raggiunge la sagrestia vecchia, ovvero il nucleo medievale del precedente oratorio, con il suo perimetro irregolare, l'altare originario e il dipinto della cricofissione (questo aggiunto dopo). Nel passaggio è conservata la statua caduta giù dal frontone.
Insomma l'Oratorio di Sant'Onofrio è veramente stupendo, è imponente e deciso nel suo stile architettonico, e se ne sta sperduto nel suo bel paesino mugellano!Se passate da quelle parti fateci un salto, merita davvero.
Per accedervi dovete contattare l'anziano parroco, oppure qualcuna delle pie donne che si occupano della manutenzione, perchè di solito è chiuso, oppure potete andarci subito dopo la messa, così siete sicuri di trovarlo aperto. Il pievano è molto disponibile e soprattutto ferrato sulla storia e sulle caratteristiche dell'Oratorio, e anche sulle storie delle antiche famiglie mugellane, e sarà felice di illuminarvi sugli argomenti... almeno con noi lo è stato!

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